PRIMA SQUADRA
Bernardeschi: “La Juve ha bisogno di uomini con i valori della sua storia. Su Vlahovic…”
L’ex Juve, Federico Bernardeschi, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport dove ha parlato anche della situazione dei bianconeri.
Di seguito riportate le sue parole.
Sulla MLS: “Lo scorso campionato sono partito molto bene, con 8 gol e 4 assist in 13 gare. Quest’anno stiamo attraversando una fase di transizione e di difficoltà, sono cambiate tante cose, compreso l’allenatore e stiamo costruendo per la prossima stagione. Ci vuole pazienza“.
Sulla Juve: “Vedo una Juve che arriva da un anno in cui sono successe tante cose che peseranno anche sul prossimo, come non fare le coppe. La Juve è sempre la Juve, ha un allenatore forte a cui affidarsi, che ha l’esperienza giusta per riportarla in alto, però non è serena e ha bisogno di rimettere nel gruppo uomini con i valori da Juventus. Da Scudetto? Può trarne vantaggio perché con un solo obiettivo può concentrarsi sul campionato. La priorità, come ha detto Allegri, dev’essere tornare in Champions, però con una gara a settimana la Juve diventa molto fastidiosa“.
Sul Napoli: E’ una grande società, ha perso Kim ma ha una buona rosa e potrà ambire al bis. In più ora ha la fiducia di chi vince“.
Su Inter, Milan e Lazio: “L’Inter è competitiva su tutti i fronti, è intervenuta dove aveva bisogno e farà altri colpi mirati. Il Milan ha cambiato tanto ma ha un’idea di gioco precisa, ha perso Tonali, a cui auguro buona fortuna, però ha mantenuto Leao, un fuoriclasse, e ha preso giocatori forti. Il vero colpo è Loftus-Cheek, centrocampista moderno che ha fisico, tecnica e corsa. Aggiungo la Lazio: Sarri ha idee di gioco concrete, dà una sua impronta e porta avanti un progetto. L’anno scorso ha ottenuto grandi risultati“.
Su Chiesa: “Fede è un giocatore importante e saprà ciò che deve fare. Però se resterà alla Juve farà bene, perché è molto forte e ora è guarito“.
Su Vlahovic: “Ne sono convinto: Dusan se sta bene fa 25 gol a campionato, nel 2022-23 ne ha segnati 14, un miracolo nelle sue condizioni. La pubalgia ti entra in testa e non ti fa stare bene mai, non sai quando va via. Io ne sono uscito operandomi. Dusan è un gran giocatore, è giovane e calcia punizioni e rigori. Serve tempo“.
Su Bonucci: “L’ho sentito e gli ho fatto sapere quanto mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Avrebbe meritato di uscire in maniera differente, perché è un simbolo della Juventus“.
Su Lukaku alla Juve: “Non sarei sorpreso perché il calcio di oggi è un business e lo sarà sempre di più“.