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Dario Maggesi (prep. atletico) a JN24: “Spesso gli infortuni a livello muscolare sono una conseguenza del forte stress. Su Pogba e Chiesa…”

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dario maggesi

Questo pomeriggio ai nostri microfoni è intervenuto Dario Maggesi, preparatore atletico di diversi calciatori professionisti in Italia e esperto in merito al percorso di recupero dagli infortuni.

Insieme a lui abbiamo analizzato le cause dei numerosi infortuni in casa Juventus facendo un punto della situazione sui vari percorsi di recupero. Di seguito la trascrizione completa.

Da diversi anni la Juventus è alle prese con numerosi infortuni a livello muscolare. Secondo lei quale è la vera causa ? Preparazione atletica sbagliata?

“”Io penso che nell’80% delle società italiane i calciatori abbiano problemi muscolari. I tempi sono cambiati: prima era più comune la rottura del menisco, oggi quella del crociato. La causa è da individuarsi nel sovraccarico di lavoro e nelle gare ravvicinate. Molti professionisti con cui lavoro, inoltre, mi raccontano di vivere costantemente sotto osservazione ed in questo giocano un ruolo cruciale i social network. Lo stress può essere considerato infatti causa di problemi muscolari.”

Facciamo il punto della situazione per quanto riguarda Pogba

“A seguito della lesione meniscale del ginocchio destro lo staff medico ha deciso di adottare una terapia conservativa che sembrava produrre dei buoni risultati. Un successivo peggioramento ha portato all’inevitabile operazione chirurgica. L’intervento è andato a buon fine ma per consentire il rientro in gruppo il prima possibile, con l’obiettivo di andare al Mondiale, sono state bruciate le tappe e si è arrivati alla successiva lesione muscolare.”

Quanto cambia la preparazione atletica a seconda del luogo in cui viene svolta? Meglio rimanere in territorio nazionale o viaggiare facendo delle tourneè anche extra-continentali?

“Cambia tantissimo. La preparazione è completamente diversa. Obiettivo principale dell’allenamento in montagna è aumentare il metabolismo aerobico, ovvero aumentare la capacità di utilizzo dell’ossigeno. La teoria è: più ossigeno trasporti ai muscoli e maggiore sarà la prestazione atletica. Se si fa un tour extra continentale, invece, influiscono notevoli fattori esterni: il fuso orario, le gare ravvicinate con squadre di alto livello e di conseguenza un minor numero di allenamenti.”

Parlando di Chiesa, come mai tutto questo tempo per il ritorno in campo?

Dipende dal calciatore, Insigne tornò dopo 4 mesi mentre Milik (stesso infortunio) dopo 8. Chiesa è stato operato dal Dott.Tencone, uno dei migliori in Italia, che non ha mai parlato di recupero. Penso si sia trattato di prudenza: anche lo staff potrebbe aver voluto cautelare il rientro in campo nonostante fosse in gruppo già da più di un mese. Si tratta di prevenzione, poi non so…”

La sua “ricaduta” dopo esser tornato in campo è normale?

“Assolutamente sì. Lo dicono le statistiche: spesso i calciatori che ritornano a seguito di un problema al legamento crociato, dopo circa 3-4 settimane incorrono in ricadute muscolari. “

Come si recupera a livello mentale da un infortunio del genere?

“Il mio parere è che ci sia bisogno di uno psicologo. Oggi giorno, con i social, è tutto più amplificato. Per un calciatore non è semplice, deve essere una ‘macchina perfetta’. Parlo per esperienza personale: dopo l’infortunio al braccio, senza lo psicologo, non credo che sarei tornato a giocare.”

I troppi infortuni di Di Maria, a differenza del periodo al PSG, a cosa sono dovuti?

“Onestamente non saprei. In Italia gli allenamenti sono più carichi di lavoro e questo può influire su un calciatore non abituato. Potrebbe essere questo uno dei motivi…”

Cosa ti aspetti dai calciatori che torneranno dai Mondiali in Qatar questo inverno? Come rientreranno a livello fisico secondo te?

“L’adrenalina che ti da una competizione del genere non la trovi da nessuna parte. La carica e le energie acquisite favoriranno il rientro in campionato. I calciatori, infatti, continueranno ad avere un ritmo gara che li aiuterà a riprendere le competizioni nazionali. Squadre con più nazionali saranno avvantaggiate? Perchè no…

Lo staff di JNetwork24 ci tiene a ringraziare Dario Maggesi per la sua disponibilità e cordialità dimostrata in questa intervista.

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