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Allegri e Cuadrado in conferenza: “Conquistiamo l’Europa League. Recupera solo Locatelli. Penalizzati da Pogba”

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La Juventus, domani sera, disputerà l’ultima partita stagionale in Champions League. Cuadrado e Mister Allegri presentano in conferenza stampa il match contro il PSG. Diretta testuale con aggiornamenti a partire dalle ore 14:00.

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Prende la parola Juan Cuadrado

Che gara deve fare domani la Juventus contro il PSG?
“Siamo una grande squadra, dobbiamo scendere in campo con voglia e determinazione, con rabbia per non aver raggiunto l’obiettivo. Questa gara ci darà la forza per trovare un posto in Europa League, è importante per noi”.


I giovani hanno dato lo sprint giusto?
“Cercano di fare il meglio per la squadra, ci aiutano, nell’ultima il loro ingresso in campo è stato importante. Spero che possano avere i piedi per terra, continuando a lavorare, che possano fare il meglio per la squadra”.


Cosa vi sta mancando?
“Stiamo facendo delle belle partite, in alcune ci è mancato qualcosa, ora lavoriamo in campo. Dobbiamo vedere in cosa migliorare, cercando di avere quella fame e determinazione che abbiamo sempre avuto. A volte cerchi di dare il 100% e le cose non vengono, diamo il massimo in ogni gara, piano piano ritroveremo nuovamente lo spirito della Juventus che è lottare e battagliare fino alla fine. E’ già positivo che nelle ultime gare di campionato i risultati sono stati buoni, questo deve essere il cammino”.

In quale ruolo preferisci giocare?
Io mi metto a disposizione del mister per dare il meglio per la squadra. Il mister sa dove mi piace giocare ma in questo momento, con tanti infortunati, dobbiamo essere a disposizione per la squadra. Devo mettere quel che mi piace da parte e cercare di fare il meglio“.


Come giudichi la tua stagione?
Quando sei abituato a essere un giocatore importante, senti responsabilità. A volte le cose non vanno bene, si dimenticano le cose che fai. La mia forza è in questo: non ascolto quello che dicono ma mi metto a disposizione per fare il meglio per la squadra, per aiutare i compagni. Lavoriamo per questo, posso dare ancora di più col lavoro”.

Sei in scadenza, ti vedi alla Juventus in futuro?
“Sono contento di essere qui, sento questa squadra come la mia famiglia. Ho fatto quasi tutta la mia carriera come professionista qui, sono grato alla Juventus. Cerco di andare avanti per fare il meglio per la squadra e il futuro si vedrà“.

Come vengono percepite le tante assenze dal gruppo?
“Sappiamo che i giocatori fuori sono importantissimi per noi, sappiamo la loro qualità. Se tutti stessero bene ci potrebbero dare una mano, speriamo di averli il più presto possibile con noi, tutti insieme possiamo darci una mano per portare la Juventus dove è sempre stata”.


Perché la Juventus in Champions non ha trovato continuità?
“Con la Roma abbiamo fatto una bella partita, col Benfica in casa anche, abbiamo avuto occasioni non concretizzate. Quando giochi bene e non vinci non se ne parla. Però c’è tempo per migliorare ancora e per essere nei primi posti. Difficile dormire quando accadono certe cose ma sono accadute: non dobbiamo restare lì ma avere la forza della grande squadra. C’è una gara importante per noi, ci giochiamo la qualificazione in Europa League”.

Ora è il turno di Massimiliano Allegri…

Come sta la squadra, recupera qualcuno?
“A parte Locatelli non recuperiamo nessuno. Giocatori per una gara così importante ci sono. Giocheranno dei ragazzi che hanno giocato a Lecce, qualche giovanotto, sarà un buon test anche per loro. Domani è importante. Oggi è una conferenza strana, è la prima dopo tanti anni dove giochiamo senza che sia decisiva per la Champions. Ora in Europa League cerchiamo di andarci, è sempre Europa, dobbiamo fare una gara giusta, affrontiamo una delle più forti d’Europa“.

Che gara sarà?
“Dovremo giocare una gara intelligente, tecnicamente valida. A Parigi abbiamo regalato due gol, su due situazioni evitabili. Servirà fiducia come avuto a Lecce, in vista di quel che faremo domani sera”.

Come va vissuta l’Europa League?
“Tutto è un’opportunità. Vediamo il risultato, se saremo stati bravi ad andarci ma non ci voglio neanche pensare. Dobbiamo pensare alla gara di domani e a fare il meglio”.

Sul centrocampo?
McKennie ha un edema che non si capisce se sia dato da un colpo o da uno stiramento. Ho Locatelli, Rabiot, Fagioli e Miretti a centrocampo. Locatelli sta bene”.

Ha parlato con Pogba?
“Ancora no. Ci ho parlato prima. E’ inutile stare a ripetere quello che è già stato detto: una volta che è stata presa la decisione di non essersi operato a inizio stagione, era normale che le speranze che potesse tornare con Juventus e Francia erano ridotte al lumicino. E’ dispiaciuto per Juventus e Mondiale, è normale, noi siamo stati penalizzati per non averlo avuto a disposizione”.

Che momento vive Rabiot?
“E’ passato dal fare due gol con grandi inserimenti a una gara intelligente contro il Lecce. Sta migliorando come prestazioni, ha raggiunto una maturità ottima, è un bene per la Juventus e per la Nazionale francese“.

E’ tornato il Messi dei livelli del Pallone d’Oro?
E’ sempre stato il migliore al Mondo. Per lui è un anno importante, per il PSG e per il Mondiale. Ha 35 anni, sono gli ultimi anni a questo livello”.

Quanto le brucia questa situazione, di una conferenza senza Champions?
Sono arrabbiato, non confrontarci da marzo in poi coi migliori ci crea rabbia. Deve darci stimoli, deve creare una reazione ma al campionato pensiamo dopo alle gare con Inter, Verona e Lazio. E’ normale che le gare in Champions, come risultati, sono bruttissime e questo fa vedere i risultati in campionato in modo più negativo. Però al campionato penseremo da dopodomani”.

Sui tanti infortuni?
La media si è alzata in questa stagione. Quando parti in un campionato con tre giocatori fuori dalle competizioni, devi affrontare 21 partite con giocatori che devono giocarne di più. McKennie ne ha giocate 15 di seguito più la Nazionale, su Iling c’è stata un entrata che fortunatamente è stata meno grave del previsto sennò rischiava tibia e perone. Abbiamo avuto infortuni non solo muscolari, avremo sbagliato sicuramente qualcosa ma ci sono stati infortuni traumatici. Però, detto questo, parliamo solo dei presenti. Lunedì per l’Inter avremo a disposizione Di Maria e Bremer, da lunedì prossimo credo anche Paredes se tutto procede per il meglio. Con gli altri ci vedremo a gennaio. Vlahovic domani non è a disposizione, spero ci sia contro l’Inter”.

Sui giovani?
“Nella Juventus ci sono una quindicina di giocatori dal 2000 in poi, è normale che non possiamo pensare e credere che un ragazzo che non ha esperienza di partite internazionali e nazionali con la Juventus, la cui maglia ha un peso diverso dalle altre, possa risolvere i problemi. Devono fare un percorso normale, devono lavorare serenamente e in modo tranquillo. Se giocano nella Juventus è perché hanno qualità, non sono matto a farli giocare, tutti hanno giocato con me a partire da Kean nel mio ultimo anno fino all’ultimo che ha debuttato l’altro giorno. Ci sono altri ragazzi molto bravi ma serve un percorso. All’interno della rosa della Juventus ci sono 10-12 giocatori. Poi ci sono Rovella, De Winter, Ranocchia, che stanno giocando fuori. Però non possiamo pensare che ragazzi del 2003 possano portare la Juventus a vincere. Serve equilibrio, ci sono giocatori d’esperienza e valore più l’energia di questi ragazzi che vengono inseriti piano piano. Il fatto che siano in prima squadra racconta il loro valore, dobbiamo essere bravi tutti, io come allenatore e il club che lo sta facendo, a mantenere il loro equilibrio. Nella Juventus la prima gara, la seconda gara, il primo mese e il primo anno, lo giocano quasi tutti. Per giocare tanti anni alla Juventus, forza mentale e tecnica vanno oltre, devi avere forza mentale che è differente da tutti gli altri giocatori per stare alla Juventus o in una squadra che vince. Ci vuole pazienza: non giochi dieci minuti e diventi… Quel che è stato fatto col Lecce, domani verrà dimenticato. Devi sempre metterti in discussione, la Juventus non deve essere ricostruita per obiettivi passeggeri ma per obiettivi finali e ci si arriva attraverso gli obiettivi passeggeri. Detto questo, Miretti, che ha qualità straordinarie, non può sbagliare tre passaggi all’ultimo per il gol come successo a Lecce come se si trova cinque volte davanti al portiere non può sbagliare cinque volte. Ma fa parte del percorso di crescita”.

L’Europa League può essere utile per la crescita?
“La Juventus è nata per vincere, sennò giochiamo coi giovani e quel che viene è tutto in più. La Juventus deve arrivare in Europa League, recuperare in campionato. I giovani giocano in attesa che recuperino altri giocatori, in questo momento concentriamoci su chi c’è. Col Lecce è stato divertente veder giocare i giovani, non era facile giocare lì. Sono stati bravi e gli anziani li hanno sostenuti”.

E’ il suo periodo più difficile da allenatore?
In questi mesi potevamo fare meglio, poi c’è anche la casualità. Io lo dico per sorridere. Locatelli ha problemi personali, McKennie alla fine del primo tempo è morto, metto dentro Fagioli e fa gol. Ci sono cose che vanno al di là di quel che studi. Sono arrabbiato per essere fuori dalla Champions, noi dobbiamo esserci per competere coi migliori da marzo in poi. Deve farci riflettere sull’occasione buttata, nel campionato vedremo cosa succede alla fine di queste tre gare”.

Su Chiesa:
Chiesa momentaneamente non è nelle condizioni di giocare una partita. Ha fatto una gara dopo Lisbona, sono andato a vederlo, poi ha avuto quattro giorni di recupero. Non è in condizione ottimale, speravo di averlo il più presto possibile, magari nell’ultima settimana ma a oggi non è così. Spero di averlo il prima possibile, lui come Pogba e tutti gli altri. Sono tutti importanti affinché la Juventus centri i suoi obiettivi. Se non ci sono, servono soluzioni per ovviare agli imprevisti“.

TERMINA LA CONFERENZA

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