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7 novembre, svolta Juventus-Tether: il colosso verso un ruolo chiave nel CdA bianconero

Il 7 novembre segna la svolta tra Juventus e Tether: il colosso delle stablecoin verso un ruolo chiave nel CdA bianconero.

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Tether Juve

Qualcosa si muove, anzi — qualcosa è cambiato. Il clima tra Juventus e Tether non è più quello  silenzioso dei mesi scorsi. Le distanze sembrano davvero essersi accorciate, i toni si sono ammorbiditi e ora la Vecchia Signora sembra pronta a inaugurare una nuova fase, fatta di dialogo e collaborazione con il colosso delle stablecoin.

Il 7 novembre ha segnato un passaggio cruciale in questa ritrovata sintonia. Proprio in quella data si è tenuto l’incontro tra le parti, che ha gettato le basi per un’intesa più solida e condivisa sul futuro del club.

La notizia è di quelle che pesano: Tether ha presentato la candidatura di due propri rappresentanti per l’ingresso nel Consiglio di Amministrazione bianconeroFrancesco Garino, noto ortodontista di fama internazionale, e Zachary Lions. La missione è chiara: “Make Juventus great again”, riportare la Juve ai vertici del calcio europeo.

Il confronto con John Elkann, figura centrale in Exor, si è tenuto in un clima definito da Tuttosport come “estremamente cordiale e collaborativo”. L’obiettivo? Evitare tensioni interne e costruire un equilibrio stabile tra i due soci principali del club.

Tether, oggi secondo azionista della Juventus dopo Exor, ha recentemente aumentato la propria partecipazione passando dal 10,7% all’11,5% del capitale sociale, pari a circa il 7% dei diritti di voto. Un passo che consolida ulteriormente la sua presenza all’interno della società, rafforzata ufficialmente lo scorso 31 luglio 2025.

La Juventus, attualmente controllata da Exor N.V. con il 65,4% del capitale e quasi l’80% dei diritti di voto, vede in Tether un interlocutore importante, seguito da Lindsell Train Ltd. (8,7%) e dal restante 14,4% rappresentato dal flottante di mercato.

Ma cosa chiede Tether? Il gruppo guidato da Paolo Ardoino punta a stringere accordi commerciali diretti con il club, sfruttando la propria rete e le sinergie legate al marchio Juventus, anche attraverso iniziative rivolte ai tifosi.
Un modo per unire il mondo fintech e quello bianconero, provando a costruire un modello di collaborazione che, almeno nelle intenzioni, guarda già al futuro.

La notizia è di quelle che pesano: Tether ha presentato la candidatura di due propri rappresentanti per l’ingresso nel Consiglio di Amministrazione bianconeroFrancesco Garino, noto ortodontista di fama internazionale, e Zachary Lions. La missione è chiara: “Make Juventus great again”, riportare la Juve ai vertici del calcio europeo.

L’obiettivo? Evitare tensioni interne e costruire un equilibrio stabile tra i due soci principali del club.

Tether, oggi secondo azionista della Juventus dopo Exor, ha recentemente aumentato la propria partecipazione passando dal 10,7% all’11,5% del capitale sociale, pari a circa il 7% dei diritti di voto. Un passo che consolida ulteriormente la sua presenza all’interno della società, rafforzata ufficialmente lo scorso 31 luglio 2025.

La Juventus, attualmente controllata da Exor N.V. con il 65,4% del capitale e quasi l’80% dei diritti di voto, vede in Tether un interlocutore importante, seguito da Lindsell Train Ltd. (8,7%) e dal restante 14,4% rappresentato dal flottante di mercato.

Ma cosa chiede Tether? Il gruppo guidato da Paolo Ardoino punta a stringere accordi commerciali diretti con il club, sfruttando la propria rete e le sinergie legate al marchio Juventus, anche attraverso iniziative rivolte ai tifosi.
Un modo per unire il mondo fintech e quello bianconero, provando a costruire un modello di collaborazione che, almeno nelle intenzioni, guarda già al futuro.

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