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PRIMA SQUADRA

Nero su Bianco | Juventus Napoli

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Era necessario trovare una reazione, nel momento più complicato, come solo le grandi squadre sanno fare. Juventus Napoli non è solamente una partita, è un evento che spegne le critiche e che riporta il calcio nel suo habitat naturale, lontano da ogni questione politica e giudiziaria. D’accordo, non sarà stata più una “sfida scudetto”, visto il distacco netto dell’Inter, ma ciò non ha tolto lo spettacolo e l’importanza del match.

La Juventus esce dal campo con tre punti, che di fatto valgono sei, con un Pirlo sereno e autore di una buona disposizione della squadra in campo, e soprattutto con un Dybala in più. Analizziamo nel dettaglio la partita.

NERO

MAL POSIZIONAMENTO DIFENSIVO – Come nell’analisi del successo a Cagliari, anche ieri i due difensori centrali hanno mostrato la difficoltà nel seguire il movimento degli attaccanti. Dalle immagini sottostanti possiamo osservare il fatto che, sia Chiellini e sia De Ligt, osservino solamente il pallone, senza tenere d’occhio Zielinski. Dunque entrambi si spostano sul primo palo, lasciando scoperta la zona del dischetto, dove il polacco calcia indisturbato.

Juventus Napoli Nero su Bianco
Juventus Napoli Nero su Bianco

CONTROPIEDI SPRECATI – Nel secondo tempo la Juventus è calata, lasciando libero sfogo alle iniziative partenopee. Con tale assetto attendista, l’unico modo per colpire è rappresentato dal contropiede. Come nel derby, però, queste opportunità non sono state sfruttate per mettere in sicurezza il risultato.

TROPPA SOFFERENZA – Era chiaro, resistere altri 45 minuti dopo un primo tempo che sfiora la perfezione sarebbe stata un’impresa, ma la sofferenza del gioco azzurro è stata troppa. Non sarebbe stato un problema se solo i bianconeri fossero riusciti ad accrescere il vantaggio con le molteplici occasioni create.

IMPULSIVITÀ DI CHIELLINI – Un difensore del suo calibro, con molti anni di esperienza alle spalle, non può commettere simili ingenuità. L’intervento su Osimhen è un gesto di eccessiva impulsività, privo di senso logico, dato che il nigeriano aveva lo specchio della porta coperto da De Ligt. Un errore che poteva costare caro.

BIANCO

DINAMICITA’ DEGLI ESTERNI – La chiave della partita. Al minuto 13, Cuadrado a sinistra e Chiesa a destra, gli avversari vanno in difficoltà. Con un dribbling ubriacante, l’ex Fiorentina prepara l’assist per il tap-in di Cristiano Ronaldo.

PRECISIONE E VELOCITÀ – Le caratteristiche che tutti i tifosi bianconeri volevano vedere da tempo. Il gioco della Juventus, ieri, specialmente nella prima frazione è stato improntato sulla precisione, evitando ulteriori regali agli avversari, e, cosa ancor più rara, sulla velocità e il movimento senza palla. Numerose sovrapposizioni e inserimenti hanno permesso alla squadra di Pirlo di rendersi pericolosa nell’area di Meret.

PRESSING ORGANIZZATO – Sempre nel primo tempo, gli uomini di Gattuso hanno faticato ad uscire palla al piede dalla propria metà campo, complice il pressing ben organizzato dei bianconeri. Con il trascorrere dei minuti, questa intensità è andata affievolendosi, come d’altronde era prevedibile.

LA MOSSA DI PIRLO – Uno dei capisaldi su cui si basa il gioco del Napoli è la spinta dei terzini. Per ovviare a ciò, Andrea Pirlo ha deciso di schierare alti Chiesa e Cuadrado, per bloccare le iniziative di Di Lorenzo e Hysaj. Mossa rivelatasi pienamente efficace, visto lo scarso rendimento dei due calciatori partenopei.

DANILO E CUADRADO – Due terzini, un’ala ed un terzino, due ali. Tradotto? Danilo e Cuadrado. I sudamericani hanno messo in mostra ancora una volta la propria duttilità e la capacità di essere sia solidi in fase di non possesso, che pericolosi in zona offensiva. Il brasiliano ha sfondato per vie laterali, con ottimi cross, ma anche centralmente, come in occasione dell’episodio dubbio del fallo su Chiesa. Il colombiano, d’altro canto, è arrivato ben due volte alla conclusione, seppur con scarsa precisione. Da sottolineare la perfetta intesa.

IL RITORNO DELLA JOYA – Paulo Dybala, a partire dal marzo del 2020, ha subito un terribile calvario: prima il Covid, poi la coscia, il legamento del ginocchio ed infine, come se non bastasse, sono arrivate pure le critiche. Ma ad un fenomeno come lui, sono bastati 5 minuti per zittire tutti. Possiamo dirlo, la Joya è tornata!

RONALDO IN FASE DI NON POSSESSO – I veri campioni si vedono nei momenti di difficoltà, per trascinare ed aiutare la squadra ad uscirne più forte di prima. Oltre al gol, CR7 ha fornito un grande apporto alla fase difensiva, disturbando la costruzione della squadra del capoluogo campano.

Collaborazioni: Juventus Planet.
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