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PRIMA SQUADRA

Kostic: “Volevo solo la Juve ed ho fatto di tutto per venirci. Sul mio modo di giocare…”

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Kostic Presentazione

Dopo l’esordio in campionato contro il Sassuolo, il neo acquisto bianconero Filip Kostic, si presenta ai microfoni della stampa per raccontare il suo passaggio alla Juventus. Diretta testuale con aggiornamenti a partire dalle ore 17.00.

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Impressioni Juve: “Sono felice di essere qui. Sono entrato col Sassuolo e il 3-0 è stato il momento che mi ha reso più contento”.

Tanti connazionali, scelta che ha influito: “No in realtà no. È semplicemente un qualcosa in più, qualcosa di positivo. C’è Dusan qui, è fantastico essere qui. Sono davvero felice qua e di giocare con i miei colleghi”.

Posizione che preferisce: “Non sono io che decido, io gioco nella formazione che il mister decide per me”.

Parlato con Vlahovic della Juve: “Quando eravamo in Nazionale Dusan mi ha chiesto cosa ne pensavo della Juventus. Mi ha detto che sarebbe stato felice di avermi qua, mi ha raccontato cose bellissime del club. Quando sono arrivato ho visto che aveva ragione, si è concretizzato tutto quello che mi ha detto. Mio assist ideale per Vlahovic? Sarebbe un buon assist da 16 metri in area di rigore che Dusan ouò chiudere”.

Obiettivi: “La mentalità dei giocatori e del club è quella di arrivare sempre alla vittoria. Dobbiamo avere questo tipo di mentalità, andare però passo dopo passo, partita dopo partita con pazienza. So cosa ci si aspetta da me e sono pronto a dare il massimo”.

Trattativa con la Juve: “Non ho seguito tantissimo la trattativa, personalmente dal primo contatto al contatto finale. Sapevo che volevo venire e ho fatto di tutto per venire, questo sì”.

Carattere nella squadra: “Io seguo la Juve da quando ero piccolino, ho sempre seguito tutta la Serie A. Il mio compito, il mio lavoro è quello di fornire qualcosa, la miglior palla agli attaccanti. Quello che son venuto a fare è questo, per dare questo tipo di supporto alla squadra”.

Conversazioni con Allegri: “Cose normali, abbiamo parlato di sistemi, aspetti tecnici. Quello che si fa di solito. Ancora non ho spacchettato i bagagli e ho cercato di entrare il prima possibile a far parte del club”.

Serie A e Bundesliga: “Non c’è tutta questa grande differenza nel gioco, forse in Italia c’è più tecnica, un sistema tecnico che va imparato col lavoro giornaliero. Spero di adattarmi prima possibile a questo nuovo sistema, a questo nuovo contesto e al club”.

Radonjic e il video dal barbiere: “Con Nemanja scherzavamo, diceva che dovevo andare alla Juve e ci ho scherzato. Lui l’ha detto convinto, ‘Lo so che tu ci vai’. All’epoca non sapevo niente, ma alla fine è andata così”.

Numero 17: “Non c’è una ragiona specifica. Era il numero libero, lo avevo in Nazionale, e ho pensato di prenderlo anche qua”.

Collaborazioni: Juventus Planet.
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